Purtroppo la depressione post rottura è un’evenienza più frequente di quel che si possa pensare. Sono tante le donne (e anche gli uomini) che finiscono per cadere in depressione per amore, non riuscendo a farsi una ragione della fine della loro relazione.
Nella maggior parte dei casi, attraversando alcune determinate fasi post rottura – attenzione, non sono necessariamente uguali per tutti – è possibile riuscire a superare il dolore per l’abbandono del partner in tempi contenuti e senza particolari strascichi.
In altri, però, si arriva addirittura a sperimentare attacchi di panico dopo essere stati lasciati cadendo in una vera e propria spirale di ansia post rottura. Fondamentale, in queste situazioni così delicate, il supporto delle persone care ma prima di tutto quello di uno psicologo, diventa fondamentale. Cerchiamo di capire insieme come superare il dolore e la depressione per un amore finito.
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QUANDO IL DOLORE SEGUE IL SUO CORSO: LE FASI POST ROTTURA
La depressione post rottura non segue delle leggi ben precise, ma se vi chiedete quanto dura sappiate che in psicologia le fasi post rottura sono praticamente le stesse che si attraversano per l’elaborazione di un lutto.
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La prima fase è quella della negazione: ci si rifiuta categoricamente di credere che la propria relazione sentimentale possa essere finita e che il partner non ci voglia più nella sua vita.
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La seconda fase è quella del patteggiamento: si cerca, in ogni modo, di far tornare sui suoi passi la persona amata. Insomma, si vive nella speranza che chi ci ha lasciato possa tornare da noi.
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LA FASE DELLA RABBIA: UNO STEP COSTRUTTIVO PER ARRIVARE ALL’ACCETTAZIONE
La terza fase è quella della rabbia: dalla speranza si passa alla frustrazione. Si chiedono ossessivamente confronti, si vogliono risposte per capire perché si è stati lasciati. Da parte dell’altro, però, si ottengono solo scuse o giustificazioni poco chiare, che faranno esplodere in noi una vera e propria rabbia. Al contrario di quel che si possa pensare, la fase della rabbia verso il partner è necessaria per riuscire a superare la rottura.
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La quarta fase, invece, è quella di depressione vera a propria. Ci si confronta con la perdita, con la consapevolezza che niente tornerà come prima. Si provano tristezza, disperazione e angoscia.
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Infine, la quinta fase, quella dell’accettazione: giorno dopo giorno si va avanti con la propria vita, facendosi aiutare dalle persone care, iniziando a uscire dal proprio guscio di dolore e accettando finalmente che non ci sarà nessun ritorno. La nostalgia e il dolore restano, ma si riprende finalmente a respirare.
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COME SUPERARE IL DOLORE POST ROTTURA: LE COSE DA FARE E QUELLE DA NON FARE
Non vogliamo imporre un elenco di cose da fare e di cose da non fare quando si viene lasciati, ma piuttosto dare dei suggerimenti che possano aiutare a metabolizzare la rottura senza troppi strascichi.
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Come abbiamo già detto, ci sono delle fasi post rottura canoniche che praticamente tutti coloro che vengono lasciati attraversano, con ritmi e tempi diversi ovviamente. Quello che succede spesso è che chi viene abbandonato dal partner tenda a colpevolizzarsi, pur di non attribuire all’altro la piena responsabilità della separazione.
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Oppure, ancora, ci si immagina che il partner abbia subito pressioni esterne o che sia confuso, pur di non accettare che non prova più nulla per noi o che, peggio ancora, possa già avere un’altra persona al suo fianco e nel suo cuore.
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Più che pensare a cosa fare quando si viene lasciati può essere utile cercare di capire cosa fare quando si sta vivendo una relazione per attutire il colpo. Gli psicologi, infatti, sostengono che quando l’abbandono è “a sorpresa”, senza particolari avvisaglie, il trauma si fa molto più profondo e la ferita difficile da guarire.
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Non stiamo dicendo che bisogna vivere ogni relazione con la consapevolezza che prima o poi finirà, ma sicuramente è importante non rendere l’altro il centro del proprio mondo finendo per cadere in una vera e propria dipendenza affettiva.
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Dopo essere stati lasciati, cercate di non isolarvi e di non chiudervi a riccio. Fatevi aiutare dalle persone a voi care e provate a non rimuginare continuamente su ciò che è stato e che non sarà più.
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