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SPF: IL FATTORE DI PROTEZIONE SOLARE

  1. SPF è l’acronimo di Sun Protection Factor, che vuol dire fattore di protezione solare.
  2. Si tratta del grado di protezione di un prodotto solare, tradotto in misura numerica.
  3. SPF più alti offrono solo una protezione leggermente maggiore.
  4. Agisce contro i raggi UVB del sole, che causano le scottature solari.
  5. In commercio ci sono tanti prodotti solari con SPF più o meno alta: 50+ è quello che garantisce la maggior protezione, indicato anche per i bambini.

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Credits: Foto di Adobe Stock| sosiukin

Un acronimo che nasconde un mondo, che riguarda la protezione solare, che va applicata di certo in estate, quando ci si espone al sole – e non solo in spiaggia – ma anche in inverno, per prevenire eventuali macchie. Vediamo allora quali sono i rischi dell’esposizione al sole, come funziona la protezione solare e come proteggere efficacemente la pelle con l’SPF giusto. Via col post!

QUALI SONO I RISCHI DELL’ESPOSIZIONE AL SOLE

L’esposizione al sole comporta rischi, se non si utilizza una protezione solare. Il maggiore è quello delle scottature solari. La pelle si infiamma a causa di un’esposizione errata e prolungata.

spf-spallaCredits: Foto di Adobe Stock| bilanol

I sintomi saranno subito evidenti: arrossamento, dolore e gonfiore. Anche il prurito è spesso associato a queste problematiche. Inoltre, se non si corre subito ai ripari, si rischiano anche vesciche, dolorose e fastidiose.



Oltre alle scottature solari, esporsi in modo sbagliato al sole può comportare altri problemi, quali:

  • eritema solare
  • fotosensibilità, spesso scatenata dall’assunzione di farmaci
  • insolazione, che comprende mal di testa, nausea, vertigini, confusione e febbre
  • danni agli occhi
  • herpes; il sole può riattivare il virus dell’herpes labiale simplex nei soggetti predisposti

Si aggiungono poi di rischi a lungo termine, come l’invecchiamento precoce, cheratosi attiniche e tumore della pelle.

SPF: IL SIGNIFICATO

Come anticipato SPF è l’acronimo di Sun Protection Factor. Il significato di SPF è fattore di protezione solare.

Si tratta, in parole povere, della capacità di un cosmetico di proteggere la pelle dai raggi solari.

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Credits: Foto di Adobe Stock| verona_studio

è importante esporsi al sole proteggendo la pelle per evitare danni importanti

La fotoprotezione è un insieme di misure atte a proteggere la pelle dai possibili danni causati dal sole. Per attuare la fotoprotezione si può ricorrere ai filtri fisici, che disperdono i raggi; i filtri chimici, che assorbono l’energia della radiazione solare trasformandola in calore.

Esistono anche sostanze fotoprotettive che si assumono per bocca, che hanno il compito di neutralizzare i radicali liberi, però non sostituiscono l’azione dei filtri.

FATTORE DI PROTEZIONE SOLARE E RAGGI UV

I raggi UVB sono parzialmente filtrati dall’atmosfera e dalle nuvole, sono molto forti rispetto agli UVA e UVC e possono causare scottature solari. Determinano l’abbronzatura solare ma anche rossori e reazioni allergiche.

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Credits: Foto di Adobe Stock| sosiukin

Il fattore di protezione solare contenuto in una crema solare, se applicata regolarmente, agisce sui raggi UVB, evitando possibili danni.

È utile ricordare che anche i raggi UVA sono pericolosi per il derma, in quanto possono causare la produzione di radicali liberi, reattività e disturbi della pigmentazione. Sono presenti tutto l’anno e agiscono anche quando il cielo è nuvoloso.

Quindi, oltre a comprendere come scegliere e come funziona il fattore di protezione solare, è utile intervenire anche sugli UVA, selezionando cosmetici con protezione PPD (Persistent Pigment Darkening), così da ottenere una protezione solare ad ampio spettro.

COS’È IL FILTRO SOLARE

Il filtro solare è una sostanza che riesce a “filtrare” le radiazioni solari. Si distinguono generalmente due tipologie:

  • filtri solari fisici
  • filtri solari chimici

Quelli fisici, noti anche come filtri minerali, agiscono riflettendo le radiazioni UV. I chimici, conosciuti anche come filtri organici, assorbono tali radiazioni o raggi solari e contrastano la penetrazione nella pelle.

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Credits: Foto di Adobe Stock| stokkete

Alcuni fotoprotettori combinano filtri fisici e chimici insieme, proponendo un sistema di protezione misto.

PROTEZIONE SOLARE: COME FUNZIONA

Come funziona la protezione solare? In base al numero, quindi il valore di SPF, protegge la pelle durante l’esposizione prevenendone i danni (scottature, eritemi, tumori).

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Credits: Foto di Adobe Stock| Shopping King Louie

Funziona in questo modo: i filtri solari assorbono o riflettono – a seconda della tipologia – i raggi UV. Grazie a questi la crema solare funziona e svolge il suo ruolo, così come lo può fare un cosmetico presentato in altre formule, come latte o spray ad esempio.

QUANTA CREMA SOLARE METTERE PER UNA PROTEZIONE EFFICACE?

Non è il quantitativo a fare la differenza ma la distribuzione omogenea e preventiva. Basta leggere qualsiasi etichetta di un prodotto solare per capire che bisogna applicarlo almeno 30 minuti prima dell’esposizione effettiva.

In passato le creme erano molto ricche, lasciando una patina bianca e densa, difficile da spalmare, soprattutto quelle con SPF 50 e 50+.

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Credits: Foto di Adobe Stock| sosiukin

Oggi hanno formulazioni più leggere, che non lasciano residui e sono assolutamente molto efficaci. Quindi, più che capire quanta crema solare mettere, è doveroso giocare d’anticipo e ripetere l’applicazione ogni 2-3 ore, generalmente dopo il bagno, ma non esporsi durante le ore più calde della giornata.

IL FATTORE DI PROTEZIONE SOLARE COME SI CALCOLA

Come si calcola il fattore di protezione? In genere sulle creme leggiamo SPF 50, per quelle che proteggono di più, SPF 30, 20 fino a 6, per il grado più basso. Ma come si identifica “il numero”?

Esiste una vera e propria formula che identifica la numerazione come una dose di esposizione, durata x potenza radiante x area, multipla della dose che produce eritema.

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Credits: Foto di Adobe Stock| verona_studio

Il marcatore biologico per definire l’SPF è l’eritema solare. Il calcolo effettivo è individuale: dipende da quanto tempo esposti al sole ci procuriamo un eritema. Con l’utilizzo della protezione solare, il tempo viene moltiplicato per il valore della protezione.

Esempio: se in 20 minuti senza protezione ci procuriamo un eritema, con una protezione SPF 10 prolungheremo la durata di esposizione di 200 minuti applicando questo calcolo: 20 minuti x 10 SPF.

Il calcolo varia a seconda del tipo di pelle, dell’intensità dei raggi, l’ora e la latitudine della propria posizione geografica.

QUALE PROTEZIONE SOLARE USARE

Se vi state chiedendo a questo punto quale protezione solare usare, non possiamo far altro che ricordarvi i vari fototipi, ossia la classificazione dermatologica determinata sulla qualità e sulla quantità di melanina presente in condizioni basali nella nostra pelle.

la protezione solare va scelta in base al proprio fototipo, ma va sempre applicata

Si va dal fototipo 1, con pelle chiarissima, al fototipo 6, con pelle non sensibile e capelli neri o scurissimi.

Per individuare, quindi, la protezione solare corretta, bisogna capire a quale fototipo si appartiene.

Chi ha la pelle chiarissima con capelli rossi o biondi, dovrà scegliere un prodotto con SPF 50+ (protezione molto alta). Il fototipo 2 (pelle chiara) potrà preferire SPF 50+, 50 e 30.

Si passa poi alle persone del fototipo 3 e 4, con pelle biondo scuro e castano e pelle sensibile o moderatamente sensibile, che sceglieranno creme solari con SPF medio 30, 20 e 15.

Le persone del fototipo 5, con capelli scuri e pelle olivastra, così come quelle del fototipo 6 potranno osare con un fattore di protezione basso: 10 o 6.

DIFFERENZA PROTEZIONE 30 E 50

Qual è la differenza tra protezione solare 30 e 50? Entrambe appartengono alla famiglia delle protezioni alte. Il numero però cambia molto e per tante persone può risultare difficile capire quale scegliere.

Entrambi bloccano buona parte dei raggi UVB: mentre l’SPF 50 ne blocca circa il 98%, la 30 ne blocca il 97%. Una differenza davvero minima ma utile perché bisogna tenere conto, oltreché dell’esposizione, del proprio fototipo, dell’applicazione e la durata dell’esposizione.

Ragazze, se vi è piaciuto questo post, leggete anche questi:

1) CREMA SOLARE E PELLI SCURE O GIÀ ABBRONZATE: QUALI SONO I MITI DA SFATARE?

2) FILTRI SOLARI CHIMICI E FISICI: LE DIFFERENZE 

3) MACCHIE SOLARI: COSA SONO E COME PREVENIRLE 

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Via Giphy

Ragazze, ora è il vostro turno e vogliamo sapere cosa ne sapevate voi dell’SPF, se siete attente alla protezione solare o se fino ad oggi avete acquistato prodotti solari senza aver approfondito l’argomento. Fateci sapere tutto nei commenti sui nostri social, un bacione dal TeamClio!


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