ORGANIZZARE UNO SWAP PARTY PER BARATTARE I REGALI DI NATALE
Da diversi anni è arrivata anche in Italia la tendenza anglosassone delle feste in cui è possibile scambiarsi capi d’abbigliamento, accessori e oggetti di ogni genere. La regola alla base è che ogni cosa sia in ottimo stato. Queste feste vengono chiamate swap party, dal verbo inglese “to swap” che significa appunto “scambiare”. Questo genere di “festa” viene di solito organizzata nei periodi di cambio dell’armadio, ma può diventare anche l’occasione per barattare i regali di Natale sgraditi… stando attenti a non invitare chi vi ha fatto quei regali!
Via Pinterest
LO SWAP PARTY
PERMETTE DI RICICLARE
I REGALI DI NATALE INDESIDERATI SCAMBIANDOLI CON QUALCOS’ALTRO
Lo swap party può essere organizzato con facilità anche a casa, tra amiche, e permette di “fare shopping” risparmiando e senza sprecare. Le regole sono molto semplici: chi partecipa porta con sé un numero massimo di capi e oggetti, che poi vengono divisi in categorie in base alla marca, alla qualità, allo stato e via dicendo. Ad ogni oggetto viene assegnato un cartoncino colorato su cui viene indicato il valore di scambio in modo da scambiarlo con articoli della stessa categoria e dello stesso valore.
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Ogni oggetto e capo d’abbigliamento deve essere in ottimo stato o nuovo perché uno swap party non è un mercatino delle pulci. Quindi no a capi vecchi, consumati, sporchi e a oggetti rotti o inutili. Il riciclo dei regali di Natale deve sempre avere del buon senso: quando il regalo è un soprammobile che non ci piace per niente, è molto probabile che non serva né piaccia ad altri, quindi meglio evitare di portarlo allo swap party!
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LA BENEFICENZA: LA SOLUZIONE SEMPRE VALIDA PER NON ACCUMULARE REGALI INDESIDERATI
L’opzione di dare in beneficenza quei regali di Natale che proprio non abbiamo gradito, è sempre una validissima scelta, soprattutto per quanto riguarda i capi d’abbigliamento. Sono diverse le organizzazioni serie e riconosciute che si occupano di ritirare e donare i vestiti a chi ne ha bisogno.
Via Giphy
La sciarpa color menta trovata sotto l’albero e che non metteremo mai, il caldissimo maglione con la renna che non possiamo sostituire e il cappellino in lana che ci fa sudare la fronte, saranno sicuramente utili a chi non ha la fortuna di potersi comprare dei vestiti.
Credits: @Friends
In conclusione, per quanto riciclare doni che non abbiamo gradito possa essere ancora percepito come un’azione poco rispettosa nei confronti di chi ci ha fatto quel regalo, è in realtà una soluzione intelligente che permette di far circolare l’economia, di non accumulare inutilmente oggetti e di far apprezzare ad altre persone qualcosa che a noi non serve o non piace.
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Diverso è il discorso se la sciarpa dal colore difficile da indossare l’ha realizzata la vostra nonna o la collana con le pietre tutte colorate è opera dei piccoli di casa; in quei casi sfoggiate con orgoglio e conservate con cura quei doni!
Via Facebook
Ragazze, questo post dedicato al riciclo dei regali di Natale finisce qui. Prima di andare a riciclare i vostri doni indesiderati, leggete anche questi post:
1) CAMPIONCINI BEAUTY: COME SFRUTTARLI PER NON ACCUMULARLI INUTILMENTE?
2) CONTENITORI DEI COSMETICI: COME RICICLARLI PER RIDURRE GLI SPRECHI E NON INQUINARE
3) RIORGANIZZARE L’ARMADIO: I TIPS & TRICKS PIÙ VELOCI DA CONOSCERE
Credits:@yellowoctopus.com
Ragazze, per questo post è tutto. Avete ricevuto dei regali di Natale che non vi sono piaciuti? Li avete già sepolti in fondo all’armadio? Avete mai riciclato un regalo di Natale? Se sì, in che modo? L’avete venduto o dato in beneficenza? Cosa ne pensate dello swap party per barattare ciò che a noi non piace? Diteci tutto nei commenti. Un bacione dal TeamClio!